Ascoltare, essere attenti, consolare, perdonare, accompagnare, abbracciare, aiutare sono verbi che a volte dimentichiamo. Bisognerebbe scriverli su una parete accanto alla porta di casa, e leggerli ogni volta che usciamo nel mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Unione Nazionale Vittime, fondata nel 2014 e presieduta da Paola Radaelli, è composta da un team dedicato di volontari e professionisti che lavorano per proteggere e sostenere le vittime di violenza e i loro familiari.
L’associazione si è impegnata fin dall’inizio non solo nel fornire assistenza, ma anche nel sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica attraverso attività e programmi educativi nelle scuole.

Paola RADAELLI
Presidente

Alessandro CONTINIELLO
Vicepresidente

Sandra MOSSOLANI
Commercialista

Valentina JANNACONE
Responsabile Comunicazione

Aldo CLARIS APPIANI
Componente Direttivo

Rosita SOLANO
Componente Direttivo

Paola CARELLA
IL PRESIDENTE
Paola RADAELLI
“Dal 2014, quando abbiamo fondato Unavi, ho dedicato ogni mia energia per dare voce e dignità a chi ha subito violenze e ingiustizie.
L’associazione è nata da un profondo dolore, quello condiviso con Federica Pagani, vedova di Pietro Raccagni, ucciso durante una rapina. Da allora, il nostro impegno non è mai venuto meno: siamo una famiglia di persone che non si arrendono, unite per supportare e sensibilizzare, dalle scuole alle sedi istituzionali, per costruire una società più consapevole e giusta.”
Radaelli ha guidato Unaviin numerose attività di sensibilizzazione e supporto, come la mostra itinerante “Sui passi della violenza,” che rende visibili le storie e i volti delle vittime, sensibilizzando le comunità locali.
L’associazione organizza anche convegni nelle scuole e collabora con il Parlamento e le istituzioni europee per garantire il riconoscimento dei diritti delle vittime, perseguendo una più equa armonizzazione delle tutele legali ed economiche a livello europeo
Cultura Identità: Paola Radaelli: “La mia vita vicino alle vittime di reati violenti”
Coordinatori Regionali
Unaviè presente in tutta Italia con Coordinatori e rete di professionisti a disposizione di chi cerchi supporto e informazioni

Teresa Maria DI SANTO
Coordinatore Abruzzo e Presidente Emily Abruzzo

Tilde MINASI
Coordinatrice Calabria

Avv. Alberto POLINI
Coordinatore Lazio

Valentina JANNACONE
Coordinatore Liguria

Francesca GIARMOLEO
Coordinatore Lombardia

Stefania BONFILIO
Coordinatore Lombardia

Avv. Leonardo Proietti
Coordinatore Umbria
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CONTATTIMembri Operativi
I collaboratori di Unione Nazionale Vittime rappresentano il cuore pulsante dell’associazione: sono professionisti competenti e appassionati, sempre pronti ad ascoltare, offrire supporto e orientare chiunque si rivolga a noi.
Anche senza un ruolo ufficiale nel direttivo, sono punti di riferimento insostituibili, che con la loro dedizione e sensibilità aiutano ogni giorno le vittime a ritrovare la speranza e la forza per ricostruire la propria vita

Alberta Brambilla Pisoni
Segretaria Nazionale

Beatrice Paola Fraschini
Coordinatore Primo Ascolto

Michele Matti Altadonna
Coordinatore Giovani

Igor Dante
Avvocato Penalista

Velio Degola
Psicologo Psicoterapeuta Professore acontratto presso l’Università di Ferrara

Paola Balocco
Psicologa Psicoterapeuta
Insegnante di Sostegno

Fabrizio Fratus
Sociologo

Stefania RIPOLDI
Responsabile Tesseramenti
Il ricordo
Massimo Proietti
Chi era Massimo? Avvocato penalista, presidente del Massa Martana, legale della Ternana Calcio, membro del nostro direttivo de coordinatore per le regioni di Umbria e Lazio; presidente della sezione di Terni del Movimento Forense, legale della OSPOL (Organizzazione Sindacale Polizia Locale Roma Capitale) e di UNARMA (sindacato dei Carabinieri)…
Ma era veramente questo Massimo? Per chiunque lo abbia conosciuto, la risposta sarebbe certamente un secco NO.
Massimo era e resta straordinario, un uomo più unico che raro, gentile, buono, superlativo ed estremamente intelligente ed umile. Un combattente, praticamente sempre vincitore. Metteva passione in ogni sua attività, donava speranza e dedicava tempo e risorse alle vittime che gli si rivolgevano esattamente come ad ogni suo cliente. Non era una mancata parcella a fermarlo.
Non era una difficoltà a togliergli sorriso e speranza.
Da lui si imparava sempre qualcosa: a sorridere, a credere, a lottare, a non arrendersi, a dare ed amare.
Massimo ha vinto la battaglia più importante:
quella del cuore.
E’ penetrato dentro chi lo abbia conosciuto, cambiandolo in meglio. Per quanto poco si fosse frequentato o visto, la sua impronta rimaneva ben impressa nell’animo.
Ma forse era troppo, aveva già dato troppo, creato un esempio inarrivabile e insostenibile. Così ci ha lasciati. Il Covid lo ha strappato agli amici ed alla famiglia, lasciando un vuoto che mai nessuno potrà colmare.
Massimo era ed è questo, semplicemente insostituibile, quello che dovrebbe essere un Uomo